Un articolo di Milano Finanza dedicato a come una parte del mercato immobiliare italiano abbia saputo reagire al lockdown tramite la digitalizzazione, è stato lo spunto per una riflessione su quale direzione stia prendendo il mercato della vendita immobiliare.

Qui il testo dell’articolo

A mio modesto parere tutto questo fermento digitale è davvero interessante.

A questo punto, però, bisognerebbe porsi la domanda se e fino a che punto il mezzo (digitale, appunto) condizioni il messaggio che trasmette (la narrazione dell’immobile).

Ben vengano la digitalizzazione, le visite virtuali, i tour a 360° che aiutano sicuramente a colmare la distanza fisica tra venditore e acquirente e a velocizzare le procedure ma la narrazione dell’immobile deve necessariamente cambiare. Non si possono utilizzare tecniche all’avanguardia per vendere contenuti obsoleti. In un mondo digitale all’interno del quale siamo tutti oramai bombardati da immagini e contenuti video di alto livello, se quello che vediamo non è all’altezza, passiamo immediatamente oltre. Se presento la “casa della nonna” con un tour 360, rischio un effetto negativo amplificato.

 
Dunque tecnologia si ma per veicolare prodotti all’altezza, sui quali è stato fatto un attento studio di marketing e di valorizzazione.
Siamo nel web: chi raggiunge per primo il target ha vinto!
 
 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Name *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.